Come gestire il pranzo al Nido

Emozione, socializzazione e apprendimento: come gestire il pranzo al Nido correttamente con una visione ludico-educativa.

Uno dei momenti più importanti, nella giornata dei bambini del Nido, è il pasto. Durante il pasto, emergono aspetti relazionali, sociali e comunicativi molto importanti, sia tra il singolo bambino e l’Assistente, sia tra l’intero gruppo di bambini. Il pranzo è, inoltre, uno dei momenti più adatti per trasmettere le prime regole sociali, della nostra cultura in particolare.

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Le regole sociali del pranzo e lo sviluppo cognitivo del bambino

Appena lo sviluppo cognitivo del bambino è pronto ad apprendere alcune prime semplici indicazioni di base si può iniziare a trasmettere poche facili regole dello stare a tavola.

È chiaro che ogni bambino cresce, si sviluppa e apprende a modo suo e con i suoi tempi. Qualcuno inizierà prima degli altri a usare il cucchiaio nel modo giusto, mentre qualcun altro avrà bisogno di più tempo: è bene ricordarsi di rispettare tutte le fasi evolutive del bambino senza fare pressioni.

È chiaro inoltre che, come tutti gli altri momenti della giornata, anche il pranzo dovrà essere concepito e trasmesso al bambino come un piacevole gioco di scoperta. La libertà va quindi posta al primo piano, nel limite del rispetto degli altri.

Manipolare il cibo: sì o no?

I comportamenti cosiddetti «naturali» del bambino lo portano a pasticciare il cibo con le mani, buttarlo a terra, spalmarlo sul tavolo, mangiucchiarlo senza interesse e via così. È molto importante, per le Educatrici e le Assistenti, imparare a riconoscere questi comportamenti e a distinguerli da quelli che vanno invece corretti.

Se esplorare il cibo con le mani o travasare l’acqua nel piatto può essere concesso, buttare il piatto per terra o rifiutare il pranzo invece no perché questi possono essere intesi come comportamenti sociali molto scortesi. Durante le correzioni, ciò che può attuare cambiamenti significativi nel comportamento del bambino è il comportamento stesso dell’Assistente, che deve fungere da modello positivo all’interno del gruppo.

Incoraggiare l’autonomia a tavola

Fin dal primissimo pranzo condiviso, il ruolo principale dell’Assistente è incoraggiare l’autonomia del bambino invitandolo a manipolare le posate (inizialmente solo il cucchiaino), a sviluppare la sua manualità e la sua coordinazione, ad approcciarsi al cibo individualmente, anche sporcandosi e pasticciando l’ambiente circostante.

La regola è quindi sempre la stessa: non sostituirsi mai al bambino, ma semplicemente affiancarlo. Anche durante i primissimi approcci con la gestione del pranzo, il bambino dovrà sempre avere a disposizione un cucchiaio tutto suo per provare a mangiare da solo ed essere eventualmente affiancato dal secondo cucchiaio dell’Assistente.

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