Come organizzare la sala giochi dell’asilo
Suggerimenti e idee per organizzare la sala giochi dell’asilo in modo divertente e sicuro.
Ogni asilo è un mondo a sé nel quale i bambini devono trovare spazio per esprimersi, sperimentare e manipolare in completa sicurezza, sia nei locali interni, sia in quelli esterni. Locali che devono offrire opportunità cognitive, emozionali, ludiche e sociali, senza dimenticare di incoraggiare l’autonomia e la responsabilità di ogni bambino nei momenti individuali e in quelli di gruppo. La definizione degli spazi e degli arredamenti interni, dunque, non può e non deve essere lasciata al caso.
L’organizzazione degli spazi: una questione di valori
L’organizzazione di questi spazi dipende totalmente dai valori su cui si fonda l’asilo. Ad esempio, se i valori principali sono «ospitalità, responsabilità e comunità», come accade per le cosiddette Scuole dell’Infanzia Senza Zaino, l’asilo sarà curato e strutturato con una conformazione accogliente e policentrica capace di connotare in modo molto preciso le diverse fasi del giorno e dare la possibilità a ogni bambino di svolgere attività anche libere e individuali. Ogni angolo dedicato alle diverse attività dovrà inoltre essere disponibile a turni per ogni piccolo e chiedere regole ben precise. Ma questo è solo uno dei tanti esempi di organizzazione di una sala giochi dell’asilo.
Una sala giochi dell’asilo deve quindi essere pensata per:
• stimolare i bambini;
• intrattenere i genitori per condividere con loro momenti e progressi dei figli;
• permettere agli assistenti di lavorare nelle migliori condizioni possibili.
Soprattutto nelle stagioni più fredde, è molto importante assicurarsi che la sala giochi sia ben organizzata per ospitare in modo accogliente i piccoli nelle diverse fasi del giorno e della crescita e che sia perfettamente sicura per tutelare la tranquillità dei genitori e degli assistenti all’infanzia.
Un esempio di organizzazione a 5 zone dell’asilo
A partire dalla cosiddetta «Agorà», uno spazio ampio, centrale e libero da ingombri, l’asilo può essere suddiviso in diverse aree principali:
1. l’agorà, uno spazio ampio e libero da ingombri per le attività di gruppo;
2. l’area del gioco libero, con tanti oggetti diversi per tutti e tavoli da disegno;
3. l’angolo per la lettura delle fiabe;
4. l’angolo dei travestimenti;
5. l’angolo della musica.
Vediamo adesso, più nel dettaglio, come organizzare ogni zona della sala da giochi dell’asilo.
L’Agorà, uno spazio ampio e libero da ingombri
Per ballare a suon di musica, cantare, fare ginnastica, provare le piroette, saltare con i palloni di gommapiuma e divertirsi a più non posso, anche quando fuori piove, è fondamentale uno spazio ampio e libero, possibilmente ben foderato con moquette o tappeti morbidi e grandissimi.
Questo spazio sarà riservato soprattutto ai giochi di gruppo, alla condivisione di spiegazioni e informazioni, alle feste di compleanno, agli incontri con i genitori.
L’area del gioco libero
È lo spazio più frequentato dai bambini, soprattutto durante i mesi invernali. Indispensabile quindi che sia piacevole, accogliente, bella da vedere e ricca di stimoli cognitivi, ma non solo.
L’ambiente, in questo caso, deve:
• permettere e incoraggiare attività individuali e di gruppo;
• consentire libertà di espressione anche fisica, dando quindi ai bambini dando la possibilità di muoversi senza costrizioni.
• definire bene i momenti di relazioni tra coppie, piccoli gruppi o grandi gruppi.
Per trasmettere delle regole di vita comune ai bambini, gli oggetti usati per le diverse attività devono essere sistemati e riposti, ogni volta dopo il loro utilizzo, in ampi cestoni leggeri e facili da aprire. Anche i tavoli da disegno devono prevedere dei contenitori nei quali sistemare pennarelli, colle, fogli e cancelleria varia. Per quanto riguarda le forbicine e altri oggetti potenzialmente pericolosi, meglio prevedere una scatola a parte accessibile solo alle maestre e agli assistenti.
Le pareti dell’area giochi possono raccogliere le storie, i percorsi e la crescita dei bambini che frequentano l’asilo, riportando e aggiornando la loro altezza, ma anche le foto delle vacanze di ognuno di loro, i migliori disegni e gli stampi delle manine. Questa piccola «esposizione» temporanea può diventare un modo per parlare ai genitori dei loro figli, per mostrarne concretamente i progressi e le conquiste di ogni giorno.
Nella stessa area, i bambini possono essere aiutati a ricordare quello che imparano durante le attività comuni, ad esempio con un calendario, una lista dei giorni della settimana, un orologio di carta con le lancette smontabili, una lavagna con il disegno rappresentativo della settimana e così via.
Nella sala giochi, il tavolo dei docenti e degli assistenti deve invece essere decentrato, ma in una posizione tale da permettere una visione ampia nell’ambiente.
L’angolo per la lettura delle fiabe
Questo spazio deve prevedere tanti, tantissimi cuscini e un grande tappeto comodo per permettere ai bambini di rilassarsi e dare spazio alla fantasia.
In questa zona, le librerie e gli scaffali devono essere ben fissati al muro, liberamente accessibili ai bambini e contenere tutti i libri e gli oggetti necessari per le attività. Libri e oggetti, però, devono essere periodicamente sostituiti con delle novità per incoraggiare i bambini a scoprire continuamente il mondo circostante. I materiali dei docenti e degli assistenti, invece, devono essere riposti in armadi chiusi e lontani da quelli dei piccoli.
L’angolo dei travestimenti
Lo spazio per giocare con i vestiti per creare personaggi e situazioni dando spazio a creatività e immaginazione. Lo stesso spazio può essere utilizzato anche per il laboratorio di teatro dove i bambini, affiancati all’educatore, possono rappresentare o inventare storie.
L’angolo della musica
Per tutti i bambini, la musica è un’occasione di divertimento e apprendimento, un’ottima opportunità di esprimere se stessi e di entrare in relazione con gli altri, anche attraverso il movimento del corpo. In questa zona dell’asilo è ideale applicare degli specchi alle pareti, facendo attenzione che siano ben saldi e privi di cornici, per permettere ai bambini di «scoprire» la propria immagine.